Caricamento pagina...
video_marzia_migliora

Nel 2022/2023 l’artista Marzia Migliora è parte del programma di residenze d’artista attivate dal MAO.

Il lavoro di Migliora si articola attraverso un'ampia gamma di linguaggi che includono la fotografia, il video, il suono, la performance, l'installazione e il disegno. Le sue opere traggono origine da una profonda attenzione per l'individuo e per il suo quotidiano; le tematiche ricorrenti nella sua ricerca sono la memoria come strumento di articolazione del presente o l'analisi dell'occupazione lavorativa come affermazione di partecipazione alla sfera sociale. Ne deriva un lavoro composito capace di alimentare un'esperienza condivisa, di forte partecipazione emozionale e intellettuale per il pubblico.

In qualità di spazio di sperimentazione e luogo di espansione dei significati delle collezioni permanenti, il museo ha invitato Marzia Migliora a confrontarsi con le opere custodite nei deposti. Partendo da alcuni oggetti rituali e sculture, invisibili al pubblico perché attualmente non esposti nel percorso di visita del MAO, l’artista - con l’aiuto dello staff del museo - ha realizzato presso i depositi una serie di frottage su rotoli (tecnica di disegno che si basa sullo sfregamento di una matita su carta fine posta a contatto di un oggetto con parti in rilievo, che fa affiorare un calco diretto).

Il concetto lavoro che sto realizzando è un ponte metaforico e percorribile tra le collezioni conservate al Museo d’Arte Orientale di Torino e la contemporaneità, nel tentativo di rileggere il rapporto tra le culture. La mia idea è di creare una narrazione in cui immaginari di diversa natura, epoca, cultura, contesto sociale, politico, economico e religioso convivano in un unico ambiente”. Marzia Migliora

I frottage sono la matrice per la creazione di un’opera tessile che verrà installata sullo scalone monumentale del museo in occasione di Artissima 2023.

"La collaborazione creativa tra Marzia Migliora e Giovanni Bonotto, nel quadro di una progettualità museale che vede lo sguardo e l'azione dell’artista, la mano e la testa di Bonotto e la collezione come materia di creazione, porta il MAO in una dimensione virtuosa e generosa di produzione artistica. Il #maotempopresente ha proprio come scopo di portare la contemporaneità del saper fare all’interno del museo, creando così interpretazioni e funzioni narrative che parlano al presente: tutta la storia come sguardo dell’oggi" Davide Quadrio, direttore del MAO.

L'arazzo è creato da Marzia Migliora con Giovanni Bonotto nell'ambito del progetto A Collection per il MAO.

Altre info a seguire.

video_marzia_migliora

Potrebbero interessarti anche...

Artisti in residenza

Artisti in residenza

Vai
Artisti in residenza: Antonella Usai

Artisti in residenza: Antonella Usai

Vai