A cura di Luca Colombatto e Stefania Cravanzola, Chen Ming e Wang Hongxia in collaborazione con il MAO Museo d'Arte Orientale
Venerdì 24 novembre, a partire dalle 17.30, racconti, musica e degustazioni per la presentazione al MAO Museo d’Arte Orientale del progetto culturale Vite ad Oriente, un un percorso emozionale tra la Cina e il Piemonte.
Per l’occasione verrà allestita al MAO un piccola esposizione fotografica, scatti di Roberto Cortese, dedicata alle splendide carte da parati cinesi del XVIII secolo che decorano interamente le pareti di quattro sale degli appartamenti del Castello di Govone
Vite ad Oriente si pone come obiettivo lo sviluppo e il consolidamento della conoscenza dei nostri due popoli, già legati da millenaria ammirazione reciproca, e si configura quale ponte culturale tra queste due civiltà. Ponte realizzato valorizzando la produzione artistica, come le splendide tappezzerie cinesi del Castello di Govone o le ricche collezioni d’arte cinese del MAO, e i prodotti legati alla tradizione e alla terra.
Il progetto si articolerà in diverse fasi che vedranno coinvolte le maggiori istituzioni piemontesi e cinesi e si svilupperà in diverse location, dal Castello di Govone a quello di Castellinaldo, dalle Ex Officina Ferroviaria alla Fiera Internazionale del Tartufo.
Dopo i saluti istituzionali e la presentazione del progetto, verranno presentate le tappezzerie cinesi del Castello reale di Govone e a seguire si potrà assistere ad un breve concerto di musiche del ‘700 dei missionari gesuiti in Cina. A conclusione del programma presentazione e degustazione dei vini e dei prodotti tipici del Roero e della Valle Infernotto all’ombra del Monviso.
La piccola esposizione fotografica, che chiuderà il 7 gennaio 2018, ritrae le carte da parati cinesi del XVIII secolo che decorano interamente le pareti di quattro sale degli appartamenti del Castello di Govone: la Camera di udienza con i cicli della porcellana e del tè, la Camera da letto con i cicli della seta e del riso, la Camera da parata e il Gabinetto con rappresentazioni di uccelli e fiori. La peculiarità e la preziosità delle carte risiedono non soltanto nella bellezza delle stesse e nell’estensione della copertura del pareti, ma soprattutto nei soggetti singolari rappresentati con dovizia di dettagli in due delle sale, vengono qui rappresentati quattro cicli di lavorazione di prodotti che costituivano le maggiori fonti di ricchezza per la Cina di allora: la seta, il tè, la porcellana e il riso.