Commissionata per l’inaugurazione del National Museum of Modern and Contemporary Art, Corea, nel 2013, e dopo essere stata presentata nelle più prestigiose istituzioni internazionali quali il Centre Pompidou di Parigi e il Metropolitan Museum of Art di New York, la performance partecipativa dell’artista taiwanese-americano LEE Mingwei arriva per la prima volta in Italia al MAO, dove sarà visibile per un mese.Sonic Blossom è parte dell’evoluzione della mostra Buddha10. Frammenti, derive e rifrazioni dell’immaginario visivo buddhista, che apre al pubblico il 6 maggio profondamente rinnovata.
Il MAO Museo d’Arte Orientale di Torino, in collaborazione con il Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Torino e con l’Ufficio di Rappresentanza di Taipei in Italia, ha il piacere di presentare per la prima volta in Italia la performance Sonic blossom dell’artista LEE Mingwei(Taiwan, 1964).
Dal 6 maggio al 4 giugno 2023 Sonic Blossom verrà performata al MAO, nel Salone Mazzonis, dando vita a un dialogo con il pubblico, con le opere delle collezioni permanenti e con la mostra temporanea Buddha10. Frammenti, derive e rifrazioni dell’immaginario visivo buddhista.
Per cinque settimane nelle sale del museo si avvicenderanno sette cantanti della Scuola di musica vocale da camera di Erik Battaglia del Conservatorio “Giuseppe Verdi”, selezionati e formati da Lee Mingwei in collaborazione con lo stesso professor Battaglia.
Fra tutti i visitatori che incontreranno, ne sceglieranno uno a cui offrire in dono un Lied di Schubert; se questa persona accetterà l’offerta, sarà condotta nel Salone Mazzonis al primo piano e avrà inizio la performance.
Le esibizioni sono strettamente legate alla partecipazione dei visitatori e si svolgeranno il martedì, il mercoledì e il giovedì dalle ore 15 alle ore 17; il venerdì, il sabato e la domenica dalle ore 11 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 17.
Sonic Blossom è stata concepita da LEE Mingwei a seguito di un’esperienza personale e intima: “Sonic Blossom è nata mentre assistevo mia madre nella convalescenza dopo un intervento chirurgico. Trovavamo entrambi un grande conforto nell’ascoltare i Lieder di Franz Schubert. Quei brani si presentavano a noi come doni inaspettati, che ci tranquillizzavano e senza dubbio contribuivano alla guarigione. A un altro livello, vedere mia madre debole e malata rendeva di colpo molto reale la sua (e la mia) mortalità; l’invecchiamento, la malattia e la morte per me non erano più un’astrazione, ma qualcosa di immediato e presente. Un giorno lei non ci sarà più… e nemmeno io. Come i Lieder di Schubert, le nostre stesse vite sono brevi, ma tanto più belle in virtù di questo.”
Per la sua capacità di generare una connessione profonda fra due individui fino a quel momento estranei, l’installazione performativa partecipativa Sonic Blossom è un dono trasformativo offerto ai visitatori del museo, un commovente invito alla fiducia e alla consapevolezza di sé.