La galleria giapponese del Museo d’Arte Orientale ospita una nuova rotazione di disegni, stampe e libri. Nella sala principale al secondo piano è possibile ammirare otto kakemono (dipinti da appendere in formato verticale) già esposti in precedenza e ora nuovamente fruibili dopo il necessario riposo conservativo. Tra questi vi sono un dittico sei-settecentesco di samurai a cavallo di Kano Chikanobu e un finissimo “Uccello marino su uno scoglio” dipinto a inchiostro su seta da Shibata Zeshin (1807-1891); un ulteriore dittico intitolato “Tigre e drago”, dipinto a quattro mani da Kano Isen’in e Kano Seisen’in nel primo quarto del XIX secolo, rende omaggio al drago, creatura simbolica dell’anno in corso secondo il calendario tradizionale dell’Asia orientale. Il lungo corridoio dedicato alle stampe giapponesi ripropone la selezione di ukiyo-e esposte in occasione dell’apertura del MAO: si tratta di validi esempi di opere paesaggistiche in formato orizzontale e verticale realizzate dal maestro Utagawa Hiroshige (1797-1858) nella prima metà del XIX secolo. Completano la galleria dedicata alle stampe quattro disegni di Utamaro (1753-1806), piccole stampe paesaggistiche di Hokusai (1760-1849) e diversi surimono, ovvero xilografie di altissima qualità tecnica stampate in numero ristretto su commissione e offerte come biglietto di auguri in particolari occasioni dell’anno, raffiguranti soggetti eterogenei. Nel tokonoma della stanza da tè si apprezza infine un kakemono che dipinge con ampie pennellate d’inchiostro su carta una pianta di orchidea selvatica abbarbicata su una roccia, simbolo di eleganza e tenacia nelle avversità della vita.