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La questione dell’Immagine nell’arte e nella cultura islamica

  • Evento
  • 9 Febbraio 2017
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La rappresentazione figurativa, per quanto bandita dai luoghi di culto e dai luoghi di preghiera musulmani, di fatto è sempre esistita sotto molteplici forme e i nuovi mezzi di comunicazione oggi ne amplificano ovviamente la diffusione.

Secondo una interpretazione degli ḥadīth del Profeta, interpretazione attualmente ritenuta errata dagli studiosi, bisogna rifuggire l’arte figurativa poiché nell’atto di dipingere gli esseri viventi e la natura stessa l’artista usurperebbe la prerogativa creatrice di Allah. Così nei secoli la calligrafia è stata preferita rispetto all’uso dell’immagine, divenendo la principale espressione dell’arte islamica. I dati materiali, però, restituiscono un quadro decisamente diverso e articolato.

Giovedì 9 febbraio - nel corso della giornata di studi aperta al pubblico - docenti universitari, conservatori museali e ricercatori presenteranno alcuni interessanti casi studio e nei momenti di scambio saranno messe a confronto le diverse prospettive d’indagine: storico-artistica, archeologica e letteraria.

Gli ultimi interventi della giornata si focalizzeranno su alcuni aspetti ancora tutti da indagare legati alla memoria culturale dei luoghi e ai lasciti presenti soprattutto nell’Egitto Musulmano.

La rappresentazione figurativa, per quanto bandita dai luoghi di culto e dai luoghi di preghiera musulmani, di fatto è sempre esistita sotto molteplici forme e i nuovi mezzi di comunicazione oggi ne amplificano ovviamente la diffusione.

Secondo una interpretazione degli ḥadīth del Profeta, interpretazione attualmente ritenuta errata dagli studiosi, bisogna rifuggire l’arte figurativa poiché nell’atto di dipingere gli esseri viventi e la natura stessa l’artista usurperebbe la prerogativa creatrice di Allah. Così nei secoli la calligrafia è stata preferita rispetto all’uso dell’immagine, divenendo la principale espressione dell’arte islamica. I dati materiali, però, restituiscono un quadro decisamente diverso e articolato.

Giovedì 9 febbraio - nel corso della giornata di studi aperta al pubblico - docenti universitari, conservatori museali e ricercatori presenteranno alcuni interessanti casi studio e nei momenti di scambio saranno messe a confronto le diverse prospettive d’indagine: storico-artistica, archeologica e letteraria.

Gli ultimi interventi della giornata si focalizzeranno su alcuni aspetti ancora tutti da indagare legati alla memoria culturale dei luoghi e ai lasciti presenti soprattutto nell’Egitto Musulmano.

PROGRAMMA DELLA GIORNATA

Ore 10  Prima sessione

Saluti istituzionali
Dott. Marco Biscione, Direttore del MAO Museo d’Arte Orientale

Quanta bellezza nella Casa dell’Islam!
Prof.ssa Claudia Maria Tresso, Università di Torino

L’immagine nell’Islam: dalla rarità alla profusione
Prof.ssa Silvia Naef, Università di Ginevra

La questione delle immagini nella pratica artistica del primo periodo islamico
Prof. Mattia Guidetti, Università degli Studi di Bologna

Ore 14 Seconda sessione

La metamorfosi nell’illustrazione dei manoscritti islamici
Dott.ssa Michelina di Cesare, Università la Sapienza di Roma

“Che impasti vasi di noi, nell’officina, il vasaio”. Dame, cavalieri e musici sulle ceramiche islamiche conservate presso il Museo Internazionale delle ceramiche in Faenza
Dott.ssa Gabriella Manna, Museo Nazionale Arte Orientale Roma

Tracce della civiltà egizia nella cultura musulmana d’Egitto
Prof. Francesco Tiradritti, Università Kore di Enna

La rappresentazione degli esseri viventi nella collezione di arte islamica del MAO e la memoria culturale dei territori
Dott. Generoso Urciuoli, MAO Museo d’Arte orientale

GIORNATA DI STUDI A INGRESSO GRATUITO FINO ESAURIMENTO POSTI DISPONIBILI