Sabato 1 giugno ore 16
Il MAO, in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino, presenta “Watashi wa Anjuhimeko dearu”, lettura performativa della poetessa Itō Hiromi in dialogo con le sonorità dell’artista Ramona Ponzini. Introduce l'evento Daniela Moro (Università di Torino), modera Caterina Mazza (Università Ca' Foscari di Venezia).
Il testo trae ispirazione dalla leggenda di Anju, la divinità del Monte Iwaki, narrata negli anni ‘30 da una sciamana itako. Attraverso una lettura intensa della poesia, che incarna la voce dello spirito durante una possessione, Itō si fa portavoce delle ferite psicologiche subite da Anjuhimeko, la giovane protagonista.
La performance affronta temi complessi quali il trauma e l’abuso allo scopo di ricostruire le voci delle donne relegate nei secoli ai margini della memoria storica e culturale.
L’intervento di Ramona Ponzini consiste in una duplice operazione di traduzione, di natura sia vocale che musicale: mentre le parole della poetessa vengono rese in italiano e in inglese, le atmosfere della poesia sono veicolate tramite un’inedita performance sonora.
Partecipazione inclusa nel biglietto di ingresso alle collezioni permanenti.
Bio Itō HiromiPoetessa. Nata nel 1955. Ha scritto poesie, romanzi ed saggi sui temi del corpo femminile e della vita. Ha già pubblicato oltre 90 libri. Il suo romanzo del 2007 "Togenuki: Shin-sugamo Jizō Engi" è stato tradotto in inglese con il titolo "The Thorn Puller" e in tedesco e norvegese e sta avendo un grande successo. In Asia è popolare soprattutto per le sue raccolte di saggi che si focalizzano sulla vita delle donne di mezza età in ottica femminista.
Bio Ramona PonziniArtista sonora, curatrice e nipponista. Negli anni collabora con figure del calibro di Lee Ranaldo dei Sonic Youth, Tom Greenwood dei Jackie-O Motherfucker, e con il percussionista industrial Z’ev. Il progetto solista consiste in inusuali Dj set contaminati da interazioni vocali e collage sonori. Le sue opere e le sue performance sono state ospitate dal Castello di Rivoli – Museo d’arte contemporanea, OGR Torino, dal MACRO di Roma, e Towner Eastbourne, UK.