Shyamatara è seduta in lalitasana (posizione rilassata), con il polso destro appoggiato al ginocchio e la mano destra in varadamudra (gesto di dono e di carità) protesa verso l’osservatore. La mano sinistra regge lo stelo di un fiore di loto azzurro (utpala) che è l’attributo consueto di questa forma di Tara. Tara, controparte femminile di Avalokiteshvara (il bodhisattva della compassione), appare come manifestazione dinamica della compassione del Buddha, come una divinità pronta ad intervenire in soccorso di chi la invoca. Il suo ruolo è stato spesso interpretato come quello di Salvatrice dai pericoli: sono così nati otto particolari aspetti di Tara che ptoteggono i fedeli da démoni, leoni, elefanti, serpenti, incendi, naufragi, banditi e prigioni.