Questa monumentale piastra in scisto descrive l’offerta di un principe Kushana al Buddha o a un Bodhisattva: il principe attinge da una grande ciotola che un cortigiano porge con un atteggiamento di umiltà e rispetto. Sono da notarsi le differenze fra l’abbigliamento della grande figura (purtroppo priva della testa), che indossa il dothi cinto in vita e il mantello drappeggiato sul corpo con il busto nudo secondo il costume indiano, e quello del re e dei suoi cortigiani che calzano stivali e vestono pantaloni, tunica e, nel caso del re, un ampio mantello agganciato sul petto da un medaglione. La presenza di collare e ornamenti nella figura che riceve l’offerta fa ritenere che si tratti piuttosto di un Bodhisattva che di un Buddha e induce a pensare che la scena si riferisca all’incontro del re Bimbisara con Maitreya nel regno del Magadha. Le due figure in secondo piano sembrano essere divinità protettrici, forse anche gli stessi Brahma e Indra che, come protettori del Buddha erano stati accolti dalla tradizione buddhista nella forma dei bodhisattva Padmapani e Vajrapani.