Questa statua imponente, realizzata nella tecnica dei pezzi assemblati (yosegi-zukuri), rappresenta uno dei due dvarapala, i guardiani del tempio e della dottrina buddhista posti in coppia ai lati della porta esterna del recinto dei monasteri. È una figura umana di formidabile espressività, con il petto nudo, i muscoli rigonfi e le vene in rilievo, gli occhi esorbitanti e la bocca chiusa e contratta per esprimere l’esplosiva violenza della sillaba hum, il terribile mantra delle divinità furiose. Lo stile potente della scuola Kei, cui la scultura appartiene, risponde al gusto della casta militare che aveva a quel tempo conquistato l’egemonia sul paese.