La divinità sta in pratyalidha su un cadavere, con la gamba sinistra tesa e il peso del corpo massiccio che grava sulla gamba destra flessa. Le quattro teste (tre direttamente inserite sul busto e la quarta sovrapposta) sono coronate da diademi di teschi: le loro chiome si fondono in un’unica massa irta e fiammeggiante. Le due mani centrali reggono davanti al petto kartrika (accetta rituale) e kapala (calotta cranica). Delle altre due mani la destra brandisce una spada e la sinistra dovrebbe tenere un tridente, oggi scomparso. Una pelle di elefante è gettata sulle spalle del dio e una pelle di tigre ne avvolge i fianchi.