Questa guarnizione anulare, con sezione ad “U”, costituiva l’orlo di un recipiente cilindrico in legno laccato: conserva ancora dei residui di fibre all’interno. La funzione della guarnizione era dunque anche quella di rinforzare, e non soltanto di ornare, l’oggetto così ottenuto. La decorazione, realizzata con argento intarsiato a freddo, copre l’intera circonferenza superiore ed esterna della guarnizione con due disegni geometrici distinti. Sopra, volute a ricciolo fuoriescono perpendicolarmente da linee guida più spesse che si alternano lungo il limite esterno ed interno del fregio. Lungo la circonferenza esterna, l’intarsio argentato suddivide invece lo spazio in registri oblunghi, entro ognuno dei quali si immettono due riccioli a spirale contrapposti. Questo tipo di guarnizione è apparso verso l’inizio del III secolo a.C., ma è divenuto comune nella seconda metà del secolo.
