Il disegno centrale combina l’intaglio poco profondo con motivi geometrici dipinti secondo una struttura simmetrica molto rigida, che contrasta con i motivi fogliati e con i disegni ornati di animali e uccelli sulla cornice esterna. L’interno delle grandi losanghe rosse è decorato con gioielli dipinti che ricordano gli ornamenti dei troni delle divinità a Kharakhoto, nell’Asia Centrale e nei monasteri tibetani di sTag-lung e Zhwa-lu. Nel perimetro esterno sono dipinti motivi vegetali che richiamano molto da vicino le copertine illustrate da D. Weldon (Early Tibetan Manuscripts Covers, Rossi and Rossi, Londra 1996, Pl.s17, 18), attribuite entrambe al XIII secolo. Al centro del bordo superiore si fronteggiano due hamsa (le oche selvatiche care a Brahma) le cui code intrecciano le loro fantastiche volute con quelle di viticci e fogliaggi. Il centro del bordo inferiore è occupato da due makara con le teste rivolte verso l’alto e le proboscidi arrovesciate.