Capitello gandharico-corinzio con due file di foglie d’acanto e abaco decorato, su ciascun dei quattro lati, con due fiori di loto sostenuti da uno stelo lungo e sottile. Ciascun lato mostra un busto maschile che emerge al di sopra della prima fila di foglie d’acanto. Tutti i personaggi hanno gli occhi globulari e fissi. Uno di essi è raffigurato in anjalimudra, tutti gli altri recano un’offerta. L’oggetto è databile con precisione intorno al 20 d.C. grazie al ritrovamento di una moneta di Azes II nel reliquario associato al pilastro votivo su cui poggiava il capitello.