Statua cava in bronzo con tracce di doratura poggiante su un trono ligneo. Assiso in virasana, con le mani atteggiate nel gesto della meditazione (dhyanamudra), il Buddha ha le spalle larghe e il petto prominente, le braccia sottili e i piedi molto lunghi. Indossa una semplice veste monastica che lascia scoperti la spalla e il braccio destri. La testa si allarga verso l’alto, con una capigliatura a fitte borchie puntute; manca la fiamma alla sommità dell’ushnisha a forma di cupola. Gli occhi erano originariamente dipinti. Lo schematismo delle pieghe nelle vesti del Buddha si riscontra già in statue analoghe risalenti al medio periodo di Ayutthaya. Tuttavia un certo eccesso di semplificazione, certi accorgimenti tecnici (come gli occhi dipinti) o stilistici (rapporto naso-bocca che esaspera la fisionomia frontale “a parrocchetto”), lasciano propendere per una datazione più tarda, in particolare per il periodo di passaggio tra Ayutthaya e Rattanakosin.