La figura di Amitayus si afferma pienamente con il fiorire della teoria dlla Terra Pura, tuttavia nei primi testi di quella teoria compare sempre il nome di Amitabha (’Od-dpag-med., Luce Infinita), mentre quello di Amitayus (Tshe-dpag-med, Vita infinita) appare solo come termine aggiuntivo che caratterizza una delle qualità di Amitabha. In testi successivi, tuttavia, il Buddha della Terra Pura viene sempre chiamato Amitayus e si afferma un culto in certa misura indipendente di questa divinità. Un’iconografia specifica colloca nelle mani di Amitayus il kalasha, il vaso della amrta, termine che indica l’ambrosia della Dottrina, ma che ha anche il significato letterale di immortalità.