Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture (DIATI) del Politenico di Torino
In occasione della mostra Goccia a goccia del cielo cade la vita. Acqua, Islam e Arte, il DIATI del Politecnico di Torino, ha trattato il tema dell’acqua con uno sguardo rivolto alla scienza e alle sfide che il mondo contemporaneo deve affrontare nell’ambito della gestione delle risorse idriche.
Tre i temi illustrati nell’esposizione: la dissalazione delle acque, la capacità dell’acqua di creare forme e l’acqua virtuale.
La dissalazione
Solamente il 2.5% circa dell’acqua sul nostro pianeta è dolce e quindi utilizzabile come fonte di acqua potabile. Il restante 97.5% dell’acqua è contenuta nei mari e negli oceani ed è caratterizzata da una concentrazione di sali che non ne permette un utilizzo diretto. Questa percentuale è destinata a crescere a seguito dei mutamenti indotti dai cambiamenti climatici.
Per garantire una disponibilità di acqua di alta qualità, sarà necessario sempre di più far affidamento sui processi di dissalazione di acqua di mare.
Ad oggi, i processi più efficaci di dissalazione sono la distillazione e la filtrazione a membrana. Tali processi permettono di effettuare una separazione dei sali con la produzione di acqua dolce di elevatissima qualità.
Le forme dell’acqua
Una selezione di fotografie scattate dal satellite illustrano la stupefacente capacità dell’acqua di scolpire, modellare e impreziosire la superficie terrestre. Le immagini dimostrano quanto l’azione dell’acqua sia estremamente variegata, avvenga a molte scale spaziali e temporali e sia in grado di creare forme complesse e straordinariamente affascinanti.
Forme e colori che contribuiscono in modo decisivo alla bellezza del mondo in cui viviamo.
Fotografie della sezione “Le forme dell’acqua” gentilmente concesse da U.S. Geological Survey
L’acqua virtuale
L’acqua si rinnova continuamente con il ciclo idrologico, ma la sua distribuzione nel mondo è molto varia, con paesi che ricevono da 20 a 3000 mm/anno di precipitazione. L’acqua è fondamentale non solo per il consumo diretto, ma anche perché è necessaria alla produzione agricola che fornisce il cibo all’uomo (uso indiretto). I paesi che non hanno sufficiente risorsa idrica per soddisfare il fabbisogno di cibo della popolazione, importano dall’estero i prodotti agricoli necessari e, virtualmente, anche l’acqua che è stata necessaria per produrli, chiamata “acqua virtuale”. I paesi del Nord Africa e Medio Oriente sono tra i maggiori importatori di acqua virtuale perché devono sostenere una popolazione numerosa con poche risorse idriche. Questo genera una dipendenza dai paesi esteri che può essere critica, non sempre manifesta, e che è destinata a crescere molto in futuro.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Il DIATI svolge numerose attività di ricerca e di didattica inerenti allo studio delle risorse idriche, del loro utilizzo e conservazione http://www.diati.polito.it/focus/water
Il DIATI è inoltre partner del Centro Interdipartimentale Clean Water Center (http://cleanwater.polito.it/)
Per informazioni:
Elisa Vanin, Politecnico di Torino – DIATI, e-mail: elisa.vanin@polito.it; tel. +39 3397885270
Facebook: http://www.facebook.com/diatipolito - Twitter: @DIATI_poliTO