Il progetto, frutto di una collaborazione avviata nel 2022 fra il MAO Museo d’Arte Orientale e StudiUm, il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino, rappresenta un’esperienza innovativa nel panorama torinese e italiano: un museo civico apre i suoi spazi agli studenti universitari proponendo incontri e approfondimenti dedicati all’arte e alle culture materiali dell’Asia.
Dopo il buon esito dell’edizione 2022-23, prende avvio il 3 ottobre 2023 il secondo anno di sperimentazione del Corso di formazione di Cultura Materiale dell’Asia, organizzato in collaborazione con StudiUm, il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino, in una prospettiva di scambio di saperi e competenze fra le due istituzioni.
Anche grazie a questa iniziativa il MAO prosegue nel suo processo di apertura alla comunità, con l’obiettivo di realizzare pienamente la propria missione culturale: diventare non solo strumento di tutela e promozione delle collezioni civiche, ma soprattutto luogo vivo e accogliente che offre occasioni di scambio culturale e dialogo continuo.
Attraverso questo corso il MAO e StudiUm arricchiscono l’offerta didattica del Dipartimento di Studi Umanistici con un importante approfondimento sulle culture materiali dei Paesi dell’Asia: studenti e studentesse hanno finalmente la possibilità di confrontarsi con gli aspetti tangibili e con quelli immateriali di una cultura, dagli oggetti di uso quotidiano ai suoni, dagli strumenti per le attività produttive ai linguaggi, dai manufatti urbani ai rituali, per comprenderne gli utilizzi e imparare a leggere e collocare fenomeni artistici in un panorama culturale e sociale più stratificato e complesso.
Il progetto prevede un ciclo di incontri suddivisi in tre moduli tematiciche si svolgeranno negli spazi del museo:
· Il MAO, le collezioni permanenti, le mostre temporanee. Contenuti storico-artistico-curatoriali, che vedrà la partecipazione di curatori e studiosi provenienti da enti culturali italiani ed esteri;
· Materialità, restauro, conservazione, con il supporto di esperti di restauro di importanti istituzioni nazionali quale ad esempio il Centro Conservazione e Restauro dei Beni Culturali La Venaria Reale;
· Attivazione delle collezioni, linguaggio performativo, dialogo con il contemporaneo, con la partecipazione di artisti, performer e docenti italiani e stranieri.
Nel corso delle lezioni i partecipanti avranno l’occasione di vivere il museo e conoscere le sue attività, di imparare a leggere gli oggetti delle collezioni museali, con le loro implicazioni rituali, fisiche e storiche, quali portatori di una cultura materiale che vive e riecheggia anche nel presente, e di comprendere come, attraverso eventi destinati a differenti fasce di pubblico, il Museo possa divenire luogo di inclusione e di conoscenza per tutti.
Il ciclo di incontri si concluderà con un’esercitazione individuale o a piccoli gruppi su oggetti o ambienti del museo scelti dagli stessi partecipanti, in un’ottica di ‘appropriazione’ e mediazione delle collezioni e della ricchezza di contenuti che ne emerge.
Il corso rappresenta anche un’ulteriore occasione di attivazione delle collezioni, che va ad aggiungersi alle esposizioni, agli eventi, alle performance e alle numerose iniziative promosse dal MAO: per questo saranno aperti a tutto il pubblico alcuni interessanti appuntamenti, fra cui una conferenza di Elisabetta Raffo dedicata ai panni tartarici e un incontro con la monaca buddhista Elena Seishin Viviani.
POSTI ESAURITI > Partecipazione gratuita fino a esaurimento posti disponibili. Prenotazione obbligatoria all’indirizzo emailmaodidattica@fondazionetorinomusei.it. La prenotazione prevede la partecipazione all’intero ciclo di incontri.
A fronte della partecipazione all’intero ciclo di incontri, agli studenti e alle studentesse dei Corsi di laurea in Lingue e culture dell’Africa e dell’Asia e Lingue e culture dell’Africa e dell’Asia per la comunicazione e la cooperazione internazionale dell’Università di Torino potranno essere riconosciuti crediti formativi.
APPUNTAMENTI APERTI AL PUBBLICO
Martedì 12 dicembre h 17.30Sulle orme di Benedetto XI: il parato in ‘panni tartarici’ di Perugia in dialogo con le stoffe a oro mongole della mostra Tra u/i zioni d’EurasiaElisabetta Raffo, Direttore Fondazione Bruschettini per l’Arte Islamica e AsiaticaMaria Ludovica Rosati, Docente di storia dei manufatti tessili e della moda, Università degli Studi di Torino e Università degli Studi di Genova
Mercoledì 21 febbraio h. 17.30 Ō kesa, l’abito della compassionerev. Elena Seishin Viviani, Monaca buddhista Ordine Zen Sōtō, vice presidente Unione Buddhista Italiana
Ingresso libero fino a esaurimento posti