"Il 25 agosto del 1866 veniva stipulato il primo trattato di amicizia e di rapporti commerciali tra il giovane Regno d’Italia e l’Impero del Sol Levante. Questo evento viene ricordato con una serie di iniziative coordinate da un Comitato ufficiale patrocinato dai Ministeri degli esteri dei due paesi. Inoltre alla missione commerciale e diplomatica fu affiancata una spedizione scientifica, la prima missione scientifica italiana intorno al mondo.
Il MAO ha voluto partecipare alle celebrazioni con un ricco calendario di eventi che copre tutto l’arco dell’anno. Infatti la firma del trattato e la missione scientifica segnarono l’apertura della nuova Italia all’Oriente, portando alla società e alla cultura italiana la conoscenza di nuovi mondi e civiltà.
Negli anni successivi molti italiani si trasferirono in Giappone: viaggiatori, fotografi, artisti, commercianti, avventurieri e -più tardi- studiosi, al loro ritorno in patria riportarono memorie, conoscenze, immagini e soprattutto le opere che attualmente costituiscono la base delle collezioni giapponesi presenti nei Musei italiani".
Marco Biscione, Direttore del MAO Museo d'Arte Orientale
Per celebrare la cultura giapponese, dal 25 agosto 2016 il MAO presenta al pubblico il nuovo nucleo di opere giapponesi, pregevoli spade con raffinate custodie, e propone tre giorni di eventi dedicati al Paese del Sol Levante.
LE SPADE DEI SAMURAI La collezione di opere giapponesi del MAO si arricchisce di un importante nucleo di armi bianche grazie alla collaborazione con INTK (Itaria Nihon Token Kyokai), l’Associazione Italiana per la Spada Giapponese. Il prestito si compone di qualche decina di token, le spade giapponesi forgiate con metodo tradizionale. Le armi della nuova vetrina verranno sostituite ogni sei mesi circa per non danneggiare con un’esposizione prolungata le parti più delicate, come i foderi laccati, e per permettere al visitatore di godere della varietà delle opere ricevute in prestito. In questa prima esposizione verranno presentate 4 katana e 1 tanto con le rispettive montature. La lama più antica appartiene alla katana forgiata da Naoe Shizu (attivo 1360-1400) della Scuola Mino nel Periodo Muromachi. Approfondisci
La I.N.T.K. è una associazione culturale senza scopo di lucro fondata a Bologna nel 1990 i cui scopi principali sono lo studio delle lame giapponesi, intese come oggetti d'arte e non come oggetti “bellici”, e la diffusione della conoscenza delle token. L’I.N.T.K. è accreditata presso l'Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone a Milano, la Japan Foundation a Roma e la NBTHK (Nihon Bijutsu Token Hozon Kyokai, Società per la Conservazione della Spada Giapponese) a Tokyo.
ESPOSIZIONE DI TRE KESA E UN PARAVENTO Contestualmente all’esposizione delle armi, verranno riproposti - dopo un periodo di riposo conservativo - tre mantelli rituali buddhisti e un grande paravento a sei ante. Tra i kesa chenuovamenti visibili dal pubblico ricordiamo il Kesa con motivo di grandi draghi dorati della seconda metà XVIII secolo, dove sette draghi serpentiformi, circondati da nuvole stilizzate, sono affiancati in verticale ed estendono le loro spire per tutta l’altezza del mantello. Nella stessa sala verrà esposto un grande paravento a sei ante di Kano Yasunobu (1613-1685) che presenta scene paesaggistiche dipinte a inchiostro su carta, dove l’acqua è l’elemento di continuità.
CALENDARIO APPUNTAMENTI IN OCCASIONE DELLE CELEBRAZIONI