Quando siamo partiti nell’estate del 2012, ci siamo incamminati un po’ sprovveduti, senza sapere quello che avremmo trovato; in realtà non sapevamo nemmeno esattamente cosa cercare. Avevamo una sola certezza: avremmo incontrato una sciamana cieca, una sciamana che parla con i morti, un’itako. Lei è il motivo per cui abbiamo attraversato mezzo mondo, lei e la sua promessa di un incontro con qualcosa di forse perduto e dimenticato, o forse solo desiderato. Marianna Zanetta
Giovedì 23 febbraio alle ore 18 al MAO verrà presentato il documentario Itako :: Vision, un progetto nato dalla passione di Marianna Zanetta che, dopo il dottorato in Antropologia delle Religioni e Studi dell’Estremo Oriente, ha approfondito gli studi sullo sciamanesimo giapponese. Dall'incontro artistico dell’autrice con il regista Edmondo Perrone il progetto è diventato documento visivo.
La proiezione del documentario (50’) sarà anticipata da una breve presentazione a cura di Chicca Morone e seguita da un momento di confronto.
Le Itako sono sciamane giapponesi, prevalentemente cieche. Itako::Visions è un viaggio attraverso la tematica della morte e dell’elaborazione del lutto per mezzo del lavoro svolto dalle itako.
Prima di parlare di sciamanismo è necessario contestualizzare queste figure all’interno del panorama religioso del buddhismo, che è la religione predominante in Giappone, e di come la gente comune si relaziona alla morte e all’aldilà. Partendo dall’evento catastrofico del 2011, lo tsunami che colpì proprio lo stesso nord del Giappone dove le itako sono insediate, parliamo di morte di una comunità e di una morte più prossima, quella di un figlio. Ci chiediamo cosa spinga la gente a rivolgersi, nel XXI secolo ad una sciamana. Che tipo di aiuto può fornire questo tipo di medium. Così incontriamo delle itako per conoscerle meglio e una kamisama, una donna investita di poteri paranormali direttamente dagli dei. Cerchiamo di parlare del futuro dello sciamanismo con la più giovane delle itako e con una delle sue “clienti”. Sarà sempre più chiaro il contesto di umana fragilità di fronte alla morte e di come il materialismo sia completamente inefficace in un contesto spirituale.
Ingresso libero fino esaurimento posti disponibili