Il MAO espone per pochi giorni, nella galleria dedicata ai paesi Islamici dell’Asia, un un prezioso esemplare di tughra di Solimano il Magnifico (1494-1566): Tughra di Solimano il Magnifico Ègira X/ XVI secolo manoscritto, carta, oro, lapislazzuli, pigmenti altezza cm 47.5; larghezza cm 59 Il tughra era la firma personale o il sigillo dei sultani ottomani ed è uno dei maggiori esempi dell’arte calligrafica araba. Concepita e disegnata all'inizio del regno di ciascun sultano dal calligrafo di corte, veniva usata nei documenti ufficiali e nella corrispondenza del sovrano. L’araldica islamica fino alle dinastie selgiuchidi non poteva ancora valersi di un’araldica stabilita, in compenso, questa disciplina ornamentale dirige l’etichetta nella vita di corte. È nata dalla confluenza di due correnti, la prima selgiuchide-turca, dunque, coi suoi influssi bizantini, la seconda iraniana, poiché la vita dei palazzi, con le sue sottigliezze, richiedeva che si adeguasse rigorosamente alle regole dell’etichetta. La storia dello stemma islamico è relativamente recente, risale al XIII secolo, più tardi, per convalidare gli atti diplomatici, la Sublime Porta inizia ad usare sigilli e monogrammi particolari il più caratteristico dei quali è il tughra. che in breve diventa l’emblema del Gran Turco e pertanto di tutto l’Islam. Il primo tughra appartenne a Orhan I (1284-1359), il secondo sultano dell'Impero ottomano: dalle forme più semplici passò, attraverso una complicata evoluzione, alla forma raffinatissima e "classica" del tughra del sultano Solimano il Magnifico (1494-1566), uno dei maggiori esempi dell'arte calligrafica araba. MAO Museo d'Arte Orientale orario 10-18 (la biglietteria chiude un'ora prima) _Tariffe: 0-18 anni gratuito; adulti € 10 (ridotto € 8; gratuito con Carta Musei); INFO t. 011.4436928