Il 13 settembre avrà luogo una rotazione conservativa di stampe e dipinti giapponesi nel Museo d’Arte Orientale.
Nel percorso espositivo della Galleria dedicata al Giappone sarà completamente rinnovata la sezione delle stampe. Subentreranno le xilografie più antiche in possesso del MAO, che illustrano l’epoca di grande sviluppo dell’ukiyo-e dalla seconda metà del ‘700 agli anni Trenta dell’800: si tratta in particolare di espressioni artistiche legate al mondo del teatro kabuki. Si comincia con le stampe alte e strette di due scuole principali del ‘700, Torii e Katsukawa, per poi concentrarsi sul fiorire della grande scuola Utagawa dei primi dell’800: l’autore più rappresentato è, ovviamente, il caposcuola più importante del periodo, Toyokuni (1769-1825). Oltre al corpus principale delle stampe kabuki, verrà trattato il tema del paesaggio ponendo a confronto i due più importanti maestri di questo genere: un surimono (stampa augurale) e delle piccole stampe di Katsushika Hokusai (1760-1849) da un lato, qualche esemplare della serie “Le 53 Stazioni della Tokaido” di Utagawa Hiroshige (1797-1858) dall’altro.
Nella sala principale al secondo piano saranno invece riproposti otto kakemono (dipinti in formato verticale) che forniscono una panoramica della produzione pittorica di tutto il periodo Edo (1603-1868): tra le opere più interessanti troviamo il dittico di Kano Koi (1569-1636), “I monaci Kanzan e Jittoku” e un paesaggio di ciliegi firmato Okamoto Toyohiko (1773-1845).