Dall’ 11 aprile al 26 novembre 2017
LE SPADE DEI SAMURAI. ATTO SECONDO
Rotazione di lame e foderi nella Galleria Giapponese
La collezione di opere giapponesi del MAO si è arricchita di un importante nucleo di armi bianche grazie alla collaborazione con INTK (Itaria Nihon Token Kyokai), l’Associazione Italiana per la Spada Giapponese. Il prestito si compone di diverse decine di token, le spade giapponesi forgiate con metodo tradizionale. Le armi esposte vengono sostituite due volte all’anno per non danneggiare le parti più delicate, come i foderi laccati, e per permettere al visitatore di godere della varietà delle opere ricevute in prestito.
Ingresso con biglietto delle collezioni permanenti.
Martedì 11 aprile, ore 18
MEIBUTSU: SPADE LEGGENDARIE DELL’ANTICO GIAPPONE
Incontro a cura di Gianluca Venier e Simone Di Franco
Tra le spade realizzate in Giappone nel corso di mille anni ve ne sono alcune assolutamente particolari e preziose, denominate meibutsu. Il termine significa letteralmente “speciale” ed è riferito a qualcosa che rappresenti il carattere specifico di una tradizione ma che, allo stesso tempo, abbia colpito in maniera permanente la fantasia e la memoria popolare. Le spade meibutsu, infatti, non soltanto sono state realizzate dai più importanti forgiatori del loro tempo ma portano con sé il ricordo di eventi memorabili, leggendari o reali, di cui sono state protagoniste. E, come elemento distintivo, hanno un “nome proprio” con cui vengono ricordate e che le distinguono da tutte le altre. I nomi sono epiteti popolari che fanno riferimento a una particolare storia o a un possessore famoso della spada, oppure a una qualche caratteristica materiale o simbolica. Come ad esempio la “Daihannya” di Nagamitsu (forgiatore di Bizen), il cui nome evoca sia il valore oggettivo della lama (calcolato in 600 kan nel 1400) sia il Dai Hannya Kyo, ossia il “Grande Sutra della Saggezza” (Prajnaparamitasutra) che è scritto su 600 rotoli di carta. Le meibutsu sono state possedute dai più importanti personaggi politici della storia del Giappone, sin dal periodo Heian (794-1185 d.C.). Sono state tramandate per generazioni e sono passate, spesso come omaggio, tra le più influenti famiglie del Paese. Ripercorrere brevemente la storia di queste spade offre l’occasione per accennare ad alcuni degli eventi più significativi della storia giapponese, come pure ad alcuni dei personaggi più famosi. Ma offre anche lo spunto per narrare vicende ed aneddoti (talvolta ironici, talvolta macabri) che sono entrati nella memoria popolare.
Gianluca Venier ha studiato Storia dell'Arte presso l'Università degli Studi di Firenze, città in cui attualmente risiede. Iscritto alla INTK dal 2011, attualmente ne fa parte come membro del Consiglio Direttivo e Redattore responsabile del Bollettino periodico. E' membro fondatore, e Board Director, della NBTHK (Nihon Bijutsu Token Hozon Kyokai, Society for the Preservation of the Japanese Sword), Italian Branch.
Simone Di Franco è socio dell'INTK dal 2002, fa parte da diversi anni del Consiglio Direttivo. Ha realizzato e cura il sito internet della associazione, intk-token.it, dove ha raccolto, insieme a una solida community di esperti e appassionati, una grande quantità di informazioni e materiale multimediale sulle spade giapponesi.
Ingresso gratuito fino esaurimento posti disponibili.
I tagliandi gratuiti verranno distribuiti a partire da mezz’ora prima dell’inizio dell’appuntamento.
INFO 0114436927/8