Per accogliere la stagione invernale, dal 15 dicembre il MAO Museo d’Arte Orientale cambia vesti e propone una nuova rotazione conservativa di stampe, libri e dipinti giapponesi. Molte opere vengono riproposte dopo il necessario periodo di riposo nei depositi; altre, come i gafu (album illustrati) sono esposte per la prima volta al pubblico. La scelta curatoriale di questa rotazione si focalizza su due aspetti principali: l’opera di Kawamura Bunpo (1779-1821) e la raffigurazione del famoso romanzo “Genji Monogatari” attraverso le xilografie di Kunisada II (1823-1880). Inoltre saranno esposti alcuni dipinti di paesaggio legati all’inverno e due bijinga (ritratti di belle donne) di Kitagawa Utamaro (1754-1806). Gli otto kakemono (dipinti in formato verticale) riproposti nella sala principale al secondo piano forniscono una panoramica della produzione pittorica di tutto il periodo Edo (1603-1868): tra le opere più interessanti troviamo il dittico di Kano Masunobu (1625-1694) “Famosi poeti cinesi”, in cui vengono rappresentati Li Bai (701-762) e Su Shi (1037-1101), considerati i maggiori poeti dell’Asia Orientale, e un altro dittico, in tema con l’inizio dell’inverno, di Kawamura Bunpo: “Coppia di gru con bambù e pino”. Le gru sono un simbolo benaugurale di longevità, mentre il bambù e il pino simboleggiano l’inverno e la perseveranza dell’uomo confuciano di fronte alle avversità. Nel lungo corridoio viene presentata la prima parte di xilografie della serie “Le carte di Genji di Murasaki Shikibu” di Utagawa Kunisada II, dedicata al capolavoro della letteratura giapponese: “Il racconto di Genji”. Il libro tratta della vita di Genji, uno dei figli che l’imperatore ebbe da una sua concubina, e racconta della sua vita amorosa, fornendo uno spaccato sugli usi e i costumi della vita di corte del tempo - siamo nel XI secolo. In sala sono presenti le stampe che riassumono in chiave moderna i primi ventisette capitoli del romanzo. Le vetrine dedicate ai libri espongono per la prima volta delle opere con figure di personaggi, paesaggi, animali e piante del grande maestro Kawamura Bunpo. I suoi volumi vengono messi in relazione ad alcuni lavori precedenti, come Itcho Gafu di Suzuki Rinsho (1732–1804), e ad artisti successivi, come Ueda Kocho (1788-1850). Nel tokonoma della sala da tè, una rientranza rialzata presente nelle abitazioni tradizionali dove vengono messi in mostra oggetti di valore, è stato infine posizionato il dipinto “Airone su bambù innevato” di Kano Minenobu (1662-1708), che chiude la galleria giapponese e rappresenta un augurio invernale per tutti i visitatori del MAO.