Faccia interna della copertina superiore di un manoscritto Newar su foglie di palma su cui sono dipinte le immagini delle Sette Madri: Brahmani, Rudrani, Vaishnavi, Kaumari, Indrani, Varahi, Camunda. Sono riconoscibili Vaishnavi nera, Varahi dalla testa di cinghiale e Camunda, seduta su un cadavere, con kartrika, kapala e damaru. Un certo polimorfismo che caratterizza le rappresentazioni locali delle Saptamatrika rende difficile l’individuazione delle altre. Si tratta di divinità considerate come manifestazioni di Durga e nello stesso tempo repliche femminili delle divinità da cui prendono i nomi: come shakti di quelle divinità esse personificano le energie che risiedono nelle loro controparti maschili, delle quali portano gli emblemi. In Nepal le matrika sono considerate divinità temibili che richiedono sacrifici cruenti. L’aspetto dominante del loro culto è la propiziazione; i loro altari sono disposti intorno ai villaggi e alle città della Valle di Kathmandu.