La stampa risale al sesto mese del 1856: la datazione esatta è possibile grazie al simbolo dell’anno del drago incorporante la numerazione del mese, che si trova sul margine sinistro tra il sigillo della censura e quello dell’editore. È raffigurato un attore del teatro kabuki, forse Onoe Baiju (1784-1849) nel ruolo di Rokusaburo mentre lotta con la carpa gigante, dalla serie Kiyogaki nanatsu iroha ("Sillabario scritto chiaramente in sette modi"). La stampa fa parte dunque di un sillabario illustrato dei kana, i segni grafici che affiancano gli ideogrammi di origine cinese (kanji) nella scrittura giapponese. Nella parte alta, su fondo nero, la sillaba “ri” (che significa anche “carpa”) è ripetuta con sette diversi kanji che corrispondono ad altrettanti significati.