La più frequente rappresentazione della forma irata di Vajrapani è, come in questo caso, di colore blu, con faccia trioculare, bocca ferocemente spalancata, occhi esorbitanti e iniettati di sangue, con barba, baffi, sopracciglia e capelli fiammeggianti e con la fronte cinta da una corona di teschi. Proteso a destra nella pratyalidha, con i fianchi cinti da una pelle di tigre, leva in alto il vajra nella mano destra mentre porta davanti al petto la sinistra atteggiata nella tarjanimudra. In questa thang-ka la figura di Vajrapani (Phyag-na-rdo-rje) e l’alone di fiamme che lo circonda sono riportati su uno sfondo costituito da una serie idealmente infinita di piccole figure di Akshobya, il Buddha dell’Oriente alla cui famiglia Vajrapani appartiene, tutte di colore azzurro e tutte in vajrasana e bhumisparshamudra, allineate in fitte serie orizzontali.