Questa piastra, che doveva un tempo essere dorata e dalla quale sono state asportate le piccole pietre semipreziose la cui originaria presenza è testimoniata dai castoni aperti, proviene da uno degli stupa di gDan-sa-mthil. La scultura colpisce per la varietà delle soluzioni adottate nella rappresentazione di due figure ritratte in posizioni e atteggiamenti sostanzialmente identici. Entrambe solevano il piede sinistro in una stessa movenza di danza, entrambe percuotono il piccolo tamburo a due facce con le mani centrali ed entrambe reggono vajra e ghanta nelle altre due. Ma le mani che reggono questi attributi sono diversamente orientate, orecchini e collane sono diversi, come diversi sono i diademi che cingono il loro capo. Significative appaiono le differenze nell’inclinazione dei due volti e nella loro espressione, più concentrata e attenta nella dakini di sinistra, più sciolta e quasi sorridente in quella di destra.