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dMag-zor-rgyal-mo

  • Himalaya
dMag-zor-rgyal-mo
XVIII secolo
Lega di rame dorata a fuoco con pigmento rosso e lapislazzuli
(Hb/20.D)
h. cm 13,5

La dea prende il nome da una lama (dmag-zor) impiegata per combattere gli spiriti maligni. Cavalca una mula attraversando un oceano di sangue, stringe nelle fauci un cadavere e solleva la destra atteggiata nella tarjanimudra (segno di minaccia) mentre con la sinistra porta davanti al petto una calotta cranica piena di sangue.
Al centro della capigliatura fiammeggiante si trova una falce di luna, probabile traccia di antichi culti scivaìti.
Il suo ruolo più importante è forse quello di Protettrice del Dalai Lama.