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DIVINITÀ FEMMINILE

  • Gandhara
DIVINITÀ FEMMINILE
VI-VII secolo d.C. (?)
Terracotta policroma finemente levigata (?)
IAs/22
Altezza 110 cm
Larghezza 41 cm
Profondità 41 cm
Statua di divinità femminile stante (?)

La statua, in coppia con “Divinità maschile” proveniente dallo stesso sito, mostra il corpo seminudo di una figura femminile. Il torso è ben modellato, con vita sottile, grossi seni e fianchi larghi che richiamano le misurate proporzioni dello stile Gupta. La testa è inclinata in avanti e rivela una collocazione che implica la visione dal basso. I tratti del volto, fissati in un lieve sorriso, sono affusolati, quasi appuntiti, con gli occhi sporgenti e allungati, il naso lungo e fine, la bocca sensuale. La figura indossa un imponente diadema policromo formato da elementi vegetali intrecciati, con una profusione di gioielli, foglie e fiori e grandi orecchini a disco. La mano sinistra, tenuta all’altezza del pube, trattiene un mazzetto di fiori di loto, in modo piuttosto innaturale, con il pollice rivolto verso l’esterno: tale posizione implica una evidente torsione dell’avambraccio. Sulla testa della divinità compare il busto nudo di una piccola figura maschile con folte sopracciglia e barba a pizzetto di colore nero. Le peculiarità dei tratti stilistici dell’opera già preludono alle forme dei bronzi kashmiri di epoca successiva (VIII secolo).