Pugnale a larga lama bisellata con parte centrale piatta, sagomature laterali e punta triangolare. La lama è collegata ad una piccola elsa, più larga e più spessa, a profilo trapezoidale: la decorazione in cavo su entrambe le facce è composta da due spirali quadrate accostate. Il manico cavo a sezione ovale, rastremato verso il basso, è ornato di incisioni che rappresentano due file giustapposte di greche per ogni lato. Il manico termina in un pomo appiattito, anch’esso a sezione ovale, attraversato trasversalmente da un foro rettangolare che serviva per passarvi un laccio di sospensione. Sul manico si aprono altri fori piccolissimi che dovevano avere una ragione di ordine tecnico. La forma, i biselli e la punta triangolare della lama ricordano, in scala ridotta, la spada cinese del VI-V secolo a.C. Benché questo pugnale non sia “cinese” in senso stretto, ma provenga da una regione periferica settentrionale, esso sembrerebbe proprio derivare da quelle spade.
