Lunga guaina con innesto tubolare a sezione di mandorla. La forma colonnare dell’oggetto, senza tenere conto delle numerose sporgenze che lo arricchiscono, è dritta dall’apertura al fondo, che si allarga repentinamente in due prominenze pineali su entrambi i lati dell’asse maggiore. Tutto l’oggetto è decorato da motivi astratti composti da piani in rilievo modulato, che ne ravvivano la superficie e si estendono in appendici più o meno appuntite nella parte anteriore e posteriore. Diverse bande parallele a rilievo ornano l’oggetto in prossimità dell’innesto, e si piegano poi verso l’alto a creare un’ultima sporgenza anteriore dal profilo piatto. Su questa protuberanza poggia le zampe uno strano animale ibrido rannicchiato, unico elemento figurativo di tutta la guaina, raffigurato a cavallo di entrambe le facce. La testa sporge di profilo come elemento a tuttotondo: ha le caratteristiche di un roditore con le orecchie da coniglio, ma è dotata anche di corna lunghissime e ritorte che si piegano ad arco dietro la schiena.
