Questo grande frammento, pare dell’alone luminoso di una statua, presenta caratteri tipici della produzione degli artigiani Newar operanti in Tibet alla metà del secolo XV. Un vegetale rampicante disegna le volute al cui interno si collocano le figure di un nagaraja (re dei serpenti e protettore dei tesori contenuti nelle profondità delle acque) e di Manidhara (il Portatore del Gioiello). L’accoppiamento Manidhara-Nagaraja sembra rimandare al mito di Nagarjuna che portò agli iuomini il gioiello della Prajñaparamita ricevuto dal re dei naga.