Akshobhya (l’Inamovibile), il Buddha del Paradiso d’Oriente (Abhirati), vestito di indumenti monastici siede in vajrasana, (la posizione del loto, che conferisce al meditante una fermezza adamantina) atteggiato nella bhumisparshamudra. Evoca con questo atteggiamento la fermezza della decisione assunta dal Buddha Shakyamuni sotto l’albero dell’Illuminazione, ipostatizzandone l’indefettibile irremovibilità. La preziosità di questa piccola scultura si manifesta nel bellissimo ovale del volto, morbidamente circoscritto in alto da una corona di riccioli, che mostra un’espressione di grande fermezza congiunta a totale serenità. Il vyuhasutra che costituisce la principale fonte letteraria per il culto di Akshobhya fu tradotto in cinese verso la fine del II secolo, ma le forme concrete del culto non ci sono note.